Martedì 18 aprile dalle 10 alle 13 Dinazzano Po ha presentato le proprie iniziative green messe in campo per ridurre il proprio impatto ambientale e valorizzare il territorio circostante.

L’evento ha dato modo di presentare l’analisi realizzata dall’Università di Modena e Reggio Emilia delle emissioni di gas serra e delle possibili soluzioni di mitigazione e riduzione delle stesse all’interno dello scalo di Dinazzano.

Sono intervenuti il Presidente di Dinazzano Po Gino Maioli, il Presidente della cooperativa Onyvà che ha curato il rimboschimento dello scalo Maurizio Marcon, il Presidente e amministratore delegato TPER Giuseppina Gualtieri, il Direttore generale di FER Stefano Masola, il Sindaco di Casalgrande Giuseppe Daviddi e l’Assessore mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo e commercio della Regione Emilia-Romagna Andrea Corsini.

A seguire è stata svolta una passeggiata illustrativa nel bosco di Dinazzano Po, con l’intervento dell’Agronomo Alessandro Grazia.

INTERVISTA TELEREGGIO

VIDEO EVENTO

SHANGHAI

Dinazzano Po spa insieme al Porto di Ravenna e  alla Regione Emilia-Romagna a Transport Logistic China, principale  manifestazione fieristica di settore per l’area del  Far East.

Dinazzano Po spa, Impresa Ferroviaria, Scalo ferroviario & Piattaforma ha come scopo il trasporto ferroviario di merci da e per il territorio della Regione Emilia Romagna e i servizi di manovra nei principali scali ferroviari della Regione. Congiuntamente al trasporto ferroviario, scopo di Dinazzano Po SpA è la gestione diretta degli scali ferroviari merci posizionati nella provincia di Reggio Emilia e più precisamente Dinazzano Scalo, 130.000 mq di superfice, nel cuore del distretto ceramico di Sassuolo e ubicato in Comune di Casalgrande (RE), e San Giacomo 13.000 mq, situato in Comune di Guastalla (RE) nella bassa reggiana, al servizio dell’industria degli acciai e di un bacino di piccole e medie imprese con differenti attività.

Le massime istituzioni della  Regione Emilia-Romagna, sono presenti in fiera. A far parte della delegazione anche la società DP, Dinazzano Po.

L’obiettivo di questa presenza congiunta di partnership pubblico-privato è frutto di una strategia condivisa che ha permesso di creare sul territorio regionale iniziative di valorizzazione della piattaforma logistica-intermodale, dove anche  il porto di Ravenna costituisce riferimento per lo sviluppo dei traffici internazionali e delle reti di connessione con il nord Italia e il centro Europa ed è uno dei maggiori porti italiani, con una movimentazione, per il 2023 pari a 25,5 milioni di tonnellate di merci. In questo sviluppo svolge un ruolo fondamentale il trasporto ferroviario merci anche alla luce dei forti investimenti previsti a livello delle infrastrutture ferroviarie emiliano romagnole

Il nodo portuale ravennate è interessato da un processo di profonda trasformazione avviato con la realizzazione dell’Hub Portuale di Ravenna, che oltre al potenziamento infrastrutturale mira ad attrarre nuovi operatori avendo la possibilità di disporre di oltre 200 ettari di aree a destinazione logistico produttiva per lo sviluppo portuale e retroportuale. Non ultima la realizzazione del di un nuovo terminal container all’avanguardia, investimento strategico da parte del Gruppo SAPIR-TCR che permetterà al porto di Ravenna di accogliere navi di dimensioni maggiori, rafforzando così i collegamenti diretti con la Cina e il Far East. Il nuovo terminal sarà dotato di fondali profondi 14,5 metri e consentirà la completa automazione delle operazioni.

Questa modernizzazione risponde alle esigenze del mercato globale, dove rapidità, efficienza  e sostenibilità nella gestione della logistica sono fattori cruciali per la competitività. Navi più grandi e produttività daranno la possibilità di attrarre nuovi traffici e investimenti, stimolando lo sviluppo economico e sostenibile dell’area.

Il collegamento diretto con la Cina e il Far East rafforzerà ulteriormente i legami commerciali tra i due paesi, facilitando l’importazione e l’esportazione di beni e materie prime. Questo non solo agevolerà le imprese italiane nell’accesso ai mercati asiatici, ma renderà anche l’Italia una porta d’ingresso privilegiata per le merci destinate all’Europa.

La delegazione italiana presente in fiera per tutta la durata della manifestazione accoglierà presso il proprio stand ( W4.349) rappresentanze istituzionali, operatori logistici, spedizionieri, compagnie marittime ed imprese, interessati a conoscere i progetti di sviluppo del porto di Ravenna e della rete ferroviaria Emiliano Romagnola e ad approfondire le opportunità di collaborazione tra le due aree interessate e le diverse possibilità di connessione del territorio emiliano- romagnolo con i traffici ferroviari di lunga percorrenza e le possibilità specifiche dello scalo ferroviario di Dinazzano Po già oggi punto di riferimento di collegamenti anche con il Tirreno e il nord Europa.